azioni di singoli, straordinari individui, associate a qualità o poteri altrettanto straordinari,
che hanno effetti insperati, capaci di modificare radicalmente una situazione.
E sono, normalmente, prerogativa dei santi.
Eppure proprio il nostro santo, Nicola, in molti episodi della sua vita, dei miracoli a lui attribuiti,
delle leggende o delle fiabe che lo riguardano, non ricorre volentieri a quei poteri, preferendo il fare, l’agire concreto, indicandoci, prima ancora che una santità, un’umanità possibile, generatrice
di miracoli altrettanto possibili.
L’idea di “miracoli possibili” di Be Nicholas è quella di azioni semplici, quotidiane, ordinarie che, condivise con gli altri, agite collettivamente e proprio a partire dal contesto più prossimo, da qui e da ora, siano in grado di dar vita a cambiamenti reali e positivi.
Vere e proprie opere straordinarie, ma del tutto umane.
Per farlo, abbiamo pensato di partire da alcuni momenti collettivi di confronto, laboratori di scrittura creativa rivolti a gruppi diversi per età, contesto ed esperienze.
Ma non solo: raccogliamo idee e suggestioni tramite la nostra community online, su questo sito e sui canali social di Be Nicholas e tramite urban touch point, spazi fisici allestiti in alcuni luoghi della città di Bari e preposti e alla raccolta dei contributi di ciascuno. (Sulla nostra pagina Facebook troverai il calendario degli appuntamenti).
In questo modo lavoreremo insieme, concretamente, alla raccolta di spunti e proposte reali di cambiamento. Proposte che, al termine, saranno raccolte in un vero e proprio “Catalogo dei miracoli possibili”, che costituisce il punto di arrivo ma anche il punto di ripartenza del progetto.
Sarà quello di riuscire a sostenere, attraverso la comunità di Be Nicholas e le risorse, non solo economiche, che saremo in grado di generare, uno o più miracoli possibili tra quelli raccolti.
promosso da
con il supporto di
e il patrocinio di
Be Nicholas - Non serve essere santi, per fare miracoli
è un progetto di Eventialevante s.r.l. in collaborazione
con l’associazione culturale La Capagrossa.
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